Riporto l’intervento fatto durante l’incontro dibattito del 18 Gennaio 2009 “Conoscere per Crescere”, organizzato dall’Associazione Politica “Amici di Beppe Grillo di Roma”.
La connettività è il problema meno sentito a Roma, questo perché su Roma esiste un’ottima copertura, ed un’ampia offerta per la connessione in genere. Ma cosa si nasconde dietro la stella della connettività proposta da Beppe Grillo?
Quando mi è stato chiesto d’intervenire sul tema della connettività, mi sono posto il problema di come affrontare l’argomento per renderlo accessibile a tutti. L’accusa più comune che viene inoltrata alla categoria degli informatici è quella di essere incomprensibili quando parlano degli aspetti tecnici nel rapporto con il cliente.
Tale paradigma è chiamato “user-friendly”. Per questo ho scelto di rivolgermi principalmente a coloro che hanno poca confidenza con il mezzo e l’argomento, ma che interessati, vogliono una base da cui partire per scoprire come la rete sia un’affascinante fonte di informazioni. Ciò non significa che argomenti molto avanzati non possano qui trovare il loro giusto posto, anzi, confidando nell’innata curiosità dell’essere umano, ho la segreta speranza che le persone che entreranno in contatto con ciò che scrivo, continuino la loro ricerca autonomamente per arricchimento personale.
Da molti anni sono impegnato nella battaglia civile, che contrappone la libertà di diffusione delle informazioni – e della sua libera divulgazione – cercando di analizzare come le barriere informatiche siano un ostacolo alla crescita dell’essere umano. Il controllo della libera circolazione delle informazioni, è teso esclusivamente a preservare un predominio culturale, nella maggior parte dei casi non meritato, dettato da logiche di imposizione di un pensiero egemone e da logiche di mercato.
Per questo, come utilizzatore di software libero, intendo preservare questo uno Status, respingendo qualsiasi imposizione legislativa che non tuteli il Copyleft almeno quanto il copyright. Il Copyleft, il diritto dell’ autore, che decide di mettere la propria conoscenza in quello che crea, a disposizione della collettività, ovvero il rovescio della medaglia del copyright, è il modo di garantire la libertà di utilizzare, distribuire, modificare e infine di ridistribuire la conoscenza diffondendo competenze altrimenti irraggiungibili.