Uno dei principali fondamenti della rete fin dalla sua nascita è lo scambio delle informazioni, ecco perché gli specialisti, cercarono di rendere l’utilizzo della rete più amichevole possibile, in modo da raggiungere non solo gli studenti e i ricercatori ma una vasta popolazione di utenti.
Già nel 1989 fu avviato il primo passo in questa direzione, quando un programma in grado di indicizzare il contenuto di molti archivi pubblici presenti su Internet e sino ad allora “sparsi” per la rete, fu sviluppato il primo sistema di “ricerca informazioni distribuito”, in grado da un lato, di indicizzare enormi quantità di file, dall’altro, di effettuare ricerche su di essi.
Vista la sua complessità, WAIS venne ben presto abbandonato.
Il primo strumento di “Interfaccia Universale” alle risorse di rete fu Gopher. Esso adottava menù descrittivi a struttura gerarchica e soprattutto si basava su un’architettura di tipo client-server. Ovvero un computer alla quale le persone possono accedere, che contiene tutte le informazioni (server), e i computer personali con la quale ci connettiamo per scambiare documenti, opinioni, ed altro.
Al successo di Gopher contribuì enormemente un programma in grado di effettuare ricerche nel cosiddetto “Gopher-Space”: VERONICA. E mentre questo sistema raggiungeva l’apice del suo successo, nei laboratori del CERN di Ginevra veniva maturata la grande ragnatela mondiale.
Il dispiegamento delle potenzialità di Internet e la sua progressiva diffusione popolare sono frutto del WWW, un sistema del 1990 per la condivisione di informazioni in ipertesto sviluppato presso il CERN.
Internet è nato nella mente e nelle utopie di tante persone nei primi anni sessanta, ma per la massa, per le imprese e per il mondo, Internet nasce effettivamente nel 1995. Da questa data infatti si inizia a parlare sempre di più del commercio elettronico anche per gli utenti finali e non solo per le transazioni fra grandi imprese.
Internet è quindi il “luogo”, in cui è possibile esprimere le proprie idee, e dove tutti potranno esercitare il proprio diritto di replica.
Per questo motivo la diffusione della connettività rappresenta maggiore libertà, ed è fondamentale per superare l’ostacolo del “digital divide”, dando a tutti la stessa opportunità di accesso a questo potente canale di informazione e ai servizi che la rete può supportare.